Uno dei primi casi applicati, in Italia, sarà nelle colline di Peschiera del Garda. Nelle nuove residenze del complesso Sweet Home, realizzate da Costruzioni Allegri e Tecnoalpe e che saranno pronte il prossimo autunno. Otto appartamenti in tutto, di varie metrature, in laterizio tradizionale, ma progettate in Bim. Che, oltre ad essere attente alla sostenibilità e certificate CasaClima e con il protocollo svizzero Minergie, applicheranno un sistema di controllo e monitoraggio sul comfort degli ambienti indoor.

La rivoluzione è affidata a una serie di sensori che – installati nelle diverse stanze e in fase di gestione dell’edificio, cioè quando le residenze saranno abitate – avranno il compito di misurare, passo passo, la temperatura interna e il grado di umidità dei locali, la presenza di anidride carbonica, di Voc (composti organici volatili) e di polveri sottili. Piccole “spie” che, collegate a un sistema domotico, veglieranno sulla salubrità e potranno anche agire: cioè, a seconda delle necessità rilevate, aumentare la velocità della ventilazione meccanica, attivare filtri per la purificare l’aria o semplicemente segnalare agli inquilini quando occorre aprire una finestra.

«Una tecnologia oggi alla portata di molte case, ma che rappresenta un enorme salto di qualità – spiega Leopoldo Busa, progettista, esperto di qualità dell’aria indoor e titolare di Biosafe, la realtà che ha progettato i sensori di Peschiera –. L’attenzione di chi costruisce si deve spostare dall’involucro all’individuo. Perché non basta costruire case efficienti. Il traguardo da raggiungere è realizzare edifici dove chi vive o lavora, sta bene».
Un tema, questo, che sarà al centro di REbuild2017, la sesta edizione dell’evento dedicato all’innovazione in edilizia, che oggi e domani si svolgerà a Riva del Garda. Proprio Leopoldo Busa sarà il moderatore di un tavolo di confronto dedicato al tema del comfort ambientale che vedrà protagonisti un docente del Politecnico di Milano (Stefano Capolongo), una progettista di Arup (Francesca Galeazzi) e l’azienda Saint-Gobain, che ha sviluppato di recente un’applicazione per smartphone in grado di calcolare il benessere abitativo attraverso l’osservazione e incrocio di una serie di indicatori.

«Il punto da cui partire è la formazione della filiera», aggiunge Andrea Allegri, costruttore e fra i promotori di un progetto di formazione partito da Ance Verona insieme agli ordini locali sotto lo slogan QC Costruire in Qualità, per riportare a scuola tutti gli attori della “catena” edilizia, dal progettista al posatore. «Oltre alla libertà di respirare aria pulita – prosegue Allegri –, nel progetto di Peschiera abbiamo prestato molta cura anche sul fronte delle prestazioni acustiche, applicando la norma volontaria Uni nel tentativo di assicurare la massima performance oggi disponibile sul mercato».
Altro aspetto sondato dal comfort è, inoltre, quello della luce, naturale e non solo. Tutto tenendo presente che sono proprio gli ambienti chiusi a fare da sfondo alla maggior parte della nostra vita quotidiana. «Un tema che all’estero è già da tempo studiato – conclude Busa -. A partire dagli Stati Uniti, dove è nata e si sta sviluppando la certificazione Well, che è strutturata sulla falsa riga del Leed e si occupa proprio di verificare il livello di salubrità e di benessere di chi soggiorna e vive in un ambiente costruito».

Fonte: Ilsole24re.comMaria Chiara Voci

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